Monday, December 19, 2011
Saturday, December 17, 2011
Gli extracomunitari hanno il censimento lungo.
Quindi passo più tempo nelle loro case e divento loro amico, seppur forzato.
Quando entro i bambini, gli extracomunitari hanno sempre bambini, sono svelti, attenti, mi girano intorno, mostrano e ascoltano, giocano, sono fantastici quei bambini, penso.
Ma siccome il censimento non finisce mai arriviamo al punto che io sono una cosa in mezzo al loro spazio, la situazione è quella di genitori che mi rispondono a pezzetti parlando altre lingue con i bambini giustamente inferociti dal momento che non finisce mai.
Piangono, gridano, sono stanchi.
Tuesday, December 13, 2011
Sunday, December 11, 2011
Saturday, December 10, 2011
Friday, December 9, 2011
Monday, December 5, 2011
Friday, December 2, 2011
Thursday, December 1, 2011
Tuesday, November 29, 2011
La gente mi apre casa propria.
Sono un ospite, non graditissimo e me lo fanno notare, ma sono un ospite.
Si scusano per il disordine, ci accomodiamo, mi offrono qualcosa, beni di conforto tra cui spiccano i mandarini.
Mangio mandarini con costanza.
E posso dire che questa non è stata una gran annata, per i mandarini.
Me ne danno da portare via, come mancia per avere ascoltato le loro risposte poco interessanti condite con aneddoti di varia natura che con l’avanzare della mia permanenza diventano sempre più intimi.
Finiamo e io so cose di loro che non mi interessavano direttamente, ma adesso siamo legati.
Mi amano, sono loro ospite sul serio proprio quando devo andare.
Prendo i loro mandarini e vado nella casa successiva.
Monday, November 28, 2011
Sunday, November 27, 2011
Friday, November 25, 2011
Thursday, November 24, 2011
Si, mi pagano per fracassarvi i coglioni, ma non crediate che io mi diverta da matti nel farlo.
E no, non sono io, uomo del censimento, in stretto rapporto con il governo italiano, neanche quello tecnico.
È inutile che vi raccomandiate di dare personalissimi consigli a Monti, non credo che glieli porterò da parte vostra per svariati motivi, non ultimo quello per cui io non sono suo amico, non sono suo collaboratore, non sono suo consigliere e confidente, o almeno non più di quanto non lo siate voi.
E se lo fossi vi direi di si, ma poi con molta probabilità farei finta di nulla.
Solo perché vi censisco non vuol dire che io sia un tipo fidato.
I biscotti sono ancora ben accetti.
E le bevande calde, anche.