Through the Prism of Borders è il contributo di Lungomare per B-Shapes – Borders Shaping Perceptions of European Societies, progetto di ricerca e innovazione di Horizon Europe, che si propone di esplorare il ruolo dei confini nel plasmare la percezione delle società, della cultura, del patrimonio e dell’appartenenza.

In qualità di partner di B-Shapes, Lungomare collabora con otto università europee, un istituto di ricerca, un museo nazionale, una fondazione, un’associazione politica e una società di consulenza, nella realizzazione di una serie di produzioni artistiche site-specific, che vogliono portare una riflessione su come narrazioni pubbliche, individuali e spaziali, influenzano e favoriscono una comprensione più ampia e diversificata delle zone di confine.

 

Sotto il tema Through the Prism of Borders, gli interventi artistici si svolgono in due aree di confine europee. L3 artist3 Georgi Bogdanov & Boris Missirkov, Esra Ersen, Ivan Moudov e ZimmerFrei esplorano il confine sud-orientale europeo tra Bulgaria, Grecia e Turchia, mentre Zorka Wollny lavora a Český Těšín/Cieszyn, una città divisa dal confine ceco-polacco. Questi atti performativi si confrontano con il concetto di ‘borderscaping’, cambiando la percezione dei confini da linee fisse a spazi dinamici modellati da esperienze, interazioni e possibilità politiche.

 

Le opere artistiche pongono interrogativi come: Come possono essere rivisitate e decostruite le narrazioni sui confini? Come i fenomeni culturali e storici modellano i paesaggi? Come navigano i residenti di confine? Quali scambi interculturali definiscono le identità europee e influenzano la percezione dei confini?

Through the Prism of Borders – Episodio 1: Sound Match di Zorka Wollny

Zona di confine: Repubblica Ceca-Polonia

 

Concerto performativo

2 ottobre 2024
Český Těšín, Repubblica Ceca
Krytyka Polityczna Center
3 ottobre 2024
Cieszyn 43–400, Polonia

 

Il concerto performativo Sound Match, che si svolge nell’ex sinagoga di Český Těšín e al Krytyka Polityczna Center di Cieszyn, affronta la domanda: Come risuona un confine?

 

In collaborazione con il compositore Martin Dytko, Zorka Wollny esplora questa domanda attraverso un progetto basato sul suono a Český Těšín/Cieszyn e Ostrava. Coinvolgendo i residenti locali, il progetto esamina le pratiche di confine come parte integrante della vita quotidiana. In questo contesto, il confine non è solo un segno storico, ma uno spazio dinamico che plasma identità e appartenenza.

Per l’evento è stato progettato un booklet che, come la performance e lo studio dell’artista, riflette graficamente sul ruolo del confine e sulla sua posizione. Attraverso gli spazi bianchi della pagina e le pieghe delle carta, i confini tra le lingue dei racconti non sono più così distanti. Le pagine sono attraversate da sottili linee tratteggiate che invitano il lettore a piegarle mettendo così in dialogo le tre lingue Polacco, Ceco e Inglese. Dal punto di vista del layout i testi sono stati posizionati in modo da occupare lo stesso numero di linee, pur utilizzando caratteri tipografici e lingue diverse, proprio per rispecchiarsi attraverso le pagine. Questa ricerca di corrispondenza diventa uno spazio di conoscenza reciproca e raccontano un confine che è continuo punto d’incontro.

Through the Prism of Borders – Episodio 2: Artistic Journeys In-Between Bulgaria, Greece and Turkey

Zona di confine: Bulgaria-Grecia-Turchia

 

Mostra
National History Museum in Sofia
9 aprile – 29 agosto 2025
ul. Vitoshko lale n. 16 / 1404 Sofia, Bulgaria

 

La mostra Through the Prism of Borders – Episode 2: Artistic Journeys In-Between Bulgaria, Greece and Turkey presso il National History Museum di Sofia esplora il complesso paesaggio socio-politico del confine più orientale dell’Europa. Le opere site-specific di Esra Ersen, Boris Missirkov & Georgi Bogdanov, Ivan Moudov e ZimmerFrei affrontano i resti del passato, il simbolismo locale del confine e le esperienze di coloro che attraversano queste terre.

 

Le opere proposte riflettono su voci sopresse, sfidano le narrazioni ufficiali e propongono modi alternativi di percepire e ricordare i confini. Considerando i confini come soglie piuttosto che barriere, il progetto favorisce il dialogo e ridefinisce i confini come spazi in evoluzione di storie e futuri condivisi.

Anno

2023 – ongoing

Curato da

Katia Anguelova, Angelika Burtscher, Marion Oberhofer

Nel contesto di

Borders Shaping Perceptions of European Societies (B-SHAPES), progetto Horizon Europe Research and Innovation Action

Luogo

Repubblica Ceca, Polonia, Bulgaria, Turchia, Grecia

Artist*

Esra Ersen, Georgi Bogdanov & Boris Missirkov, Ivan Moudov. ZimmerFrei (Anna de Manincor)

Design grafico

Lungomare (Chiara Cesaretti, Cecilia Tommasi)

Sviluppo Web

Irene Sgarro

Partner

European Network Rembrance and Solidarity, Technical University of Liberec (TUL), eurac reasearch, Halmstad University, ELTE Loránd Eötvös University, Association of European Border Regions (AEBR-AGEG-ARFE), Brunel University London, Kreatus, University of Oulu, Lungomare, University Weoclawsky (Reasearch University Excellence Initiative), Université de Strasbourg, National Museum of History, 

Finanziato da

European Union