A Living Experience of Feeling Listened

Un progetto dell’artista Binta Diaw in residenza a Lungomare

Durante la residenza d’artista presso Lungomare nel 2021, l’artista Binta Diaw concepisce un lavoro artistico site-specific per Bolzano basato su una serie di azioni collettive. Queste azioni, intese come pratiche collettive, coinvolgono persone con le quali generare nuove forme critiche di “esperienziare e testimoniare” il territorio locale e prendono spunto dal testo incompiuto “Südtirol ABC Sudtirolo” del politico e attivista Alexander Langer.

Il glossario si basa su una lista di parole chiave che l’autore ha considerato “un linguaggio” per raccontare e descrivere il passato e la realtà dell’Alto Adige nel suo tempo. L’incompletezza del lavoro, la forma aperta e la contemporaneità di alcuni termini, portano l’artista a riformularli per riflettere e metter in discussione l’Alto Adige di oggi. Le varie pratiche collettive documentate da registrazioni audio, video e fotografie costituiscono il materiale per la stesura si un nuovo, corale e contemporaneo abbecedario.

Iniziato dall’associazione culturale Lungomare. L’intero progetto può essere trovato nella pagina dell’archivio.

Corpo estraneo, (diritto di) heimat, schierarsi, etnico, mescolanza, pregiudizi – molti dei termini tratti da “Südtirol ABC Sudtirolo” del politico e attivista Alexander Langer sono ancora oggi distintivi nel dibattito su cultura, identità e convivenza. Il testo è rimasto incompiuto dalla fine degli anni Ottanta.

 

Binta Diaw ha rielaborato una selezione di termini contenuti nel documento “Südtirol ABC Sudtirolo” per riaccendere il dibattito alla luce degli interrogativi sociopolitici attuali. Nel corso di tre pratiche collettive emergono nuove modalità di lettura e collegamenti trasversali che consentono di riflettere e ripensare la comunità nella nostra società. L’artista apre degli spazi relazionali in grado di superare le categorie legate ai ruoli, alle identità e a dinamiche predeterminate.

La mostra “Collective Practices: A Living Experience of Feeling Listened” dell’artista Binta Diaw dall’11.11 al 03.12.2021 offre spunti di riflessione sui tre workshop che hanno avuto luogo a Bolzano e Merano tra aprile e ottobre 2021.

 

Binta Diaw traduce in un paesaggio artistico multimediale i momenti collettivi di racconto e di ascolto, così come il cucito, la cucina e la scrittura. Termini selezionati dal “Südtirol ABC Sudtirolo” del politico e attivista Alexander Langer formano la base per lo scambio su comunità, appartenenza culturale e ricordi personali. L’installazione artistica mette in mostra una rielaborazione della documentazione dei momenti collettivi attraverso un video, alcuni testi e tracce audio che raccontano a più voci la volontà di superare le demarcazioni e le separazioni per immaginare, per il futuro, un ambiente plurale di condivisione.

Nella sua pratica artistica Binta Diaw (nata nel 1995 a Milano) si occupa di questioni di migrazione e politica identitaria legate alla storia coloniale d’Europa. Nelle sue ricerche si interroga sulla trasmissione e sulla rilevanza del patrimonio culturale, come della memoria personale. Il suo lavoro è fortemente caratterizzato da pratiche intersezionali, afro-diasporiche e femministe che riflettono le sue esperienze personali in quanto donna nera.

Anno

2021

Luogo

Bozen

Artist*

Binta Diaw

Curatela

Angelika Burtscher, Daniele Lupo, Marion Oberhofer

In collaborazione con

Alessandra Zanirato, Angelica Pesarini, Barbara Elias da Rocha, Barbara Gamper, Barbara Natter, Beatrice Segolini, Ermira Kola, Fatma Parmaksiz, Fouzia Kinyanjui, Giorgia Bottani, Giorgio Mezzalira, Hannes Obermair, Hilary Solly, Ide Maman, Ingrid Facchinelli, Ivo Passler, Jugendzentrum TILT in Meran, Justina P. Baez, Maurizio Vescovi, Oumar Kande, Rachele Sordi, Rosalyn D’Mello, Santija Bieza, Siglinde Clementi, Tania Della Gala, Zsuzanna Badinka

Team progetto

Linsey Dolleman, Ada Keller, Flora Mammana

Documentazione fotografica

Luca Guadagnini Lineematiche

Video

Davide Grotta (Tecnica), Daniel Mazza (Foto e Video), Beatrice Segolini (Montaggio), Maurizio Vescovi (Tecnica) 

Con il supporto di

Autonome Provinz Bozen Südtirol, Region Trentino-Südtirol