Saluzzo Mappa - In Erranza
In Erranza è un progetto di Marzia Migliora e Luigi Coppola per la seconda edizione del progetto Saluzzo Rural Happening a cura di Rebecca De Marchi. Il progetto – attraverso una serie di residenze di ricerca e incontri lungo le Valli Varaita e Po – è una ricerca sui processi migratori, tempi geologici, storici e di cronaca che si sono stratificati in un percorso che conduce dalla piana saluzzese, dove viene praticata la produzione frutticola instensiva, fino alle valli Varaita e Po dove la scala delle azioni si riduce alla ricerca di alleanze ecosistemiche. La mappa che abbiamo sviluppato traduce questi dati, incontri ed esperienze negli spazi e nelle pieghe della carta. Uniscono rappresentazioni e dati a segni e parole che ci aprono ad un immaginario diverso. Errare è concedersi la possibilità di deviare, di allontanarsi da una strada conosciuta per intraprendere un cammino di scoperta, di dubbio, di ricerca.
Mappa
Saluzzo è il più imponenente distretto frutticolo del Piemonte e uno dei tre più rilevanti nel Nord Italia. L’indentità stessa di questo territorio si basa su un profondo contrasto tra la coltivazione intensiva della pianura e le esperienze della montagna. Un contrasto forte, è anche quello visivo tra le valli e il Monviso, che caratterizza tutto il territorio e domina sulle aree attorno Saluzzo. Sulla base di questa idea di contrasto e unione abbiamo descritto il territorio attraverso l’uso di due colori che si muovono per creare una tensione tra il verde pieno della montagna e il colore marrone-rosso di una terra calda e stanca. Le immagini, gli incontri e i racconti degli artisti sono stati riportati all’interno delle porzioni della mappa seguendo un percorso che parte da Saluzzo fino ad arrivare a una completa astrazione. Per raccontarlo abbiamo scelto di utilizzare una tipografia asciutta e radicale che rompe la griglia e viene aggiancata da un sistema di simboli quasi immaginari che mettono in discussione i segni e il linguaggio della catografia tradizionale e moderna.
La mappa è stata progettata per muoversi attraverso cinque formati: dal più piccolo (A5) al più grande (A1). È possibile leggerla aprendo in senso orario ogni porzione come fosse un libro e questo movimento rappresenta il percorso fatto dagli artisti, non solo attraverso lo spazio fisico, ma anche attraverso visualizzazioni del territorio che passano dal segno, alla vista ortogonale, a quella tridimensionale dei volumi delle catene montuose fino alla più completa astrazione data dall’unione del collage di Marzia Migliora e i versi di Luigi Coppola che si stagliano nel cielo azzurro grigio sopra le montagne.
Visualizzazioni
Le visualizzazioni del territorio sono state curate nel dettaglio per rappresentare i vari livelli d’informazione e di racconto e cercando di mantenere sempre questa mescolanza tra il linguaggio della cartografia e dell’immaginazione. Per esempio nel primo formato – A4 – dai margini della pagina entrano i segni e le tracce dei sacchi in fibra di plastica utilizzati nella raccolta della frutta e frumenti che fungono da base per alcuni dati relativi alla produzione delle colture. Nel secondo formato – l’A3 – è stata elaborata un mappa su due dimensioni nella quale emerge il frammentarsi del distretto frutticolo, esasperato ai piedi dell’imponente area verde. In questa visualizzazione abbiamo messo in relazione i livelli delle aree verdi, le acque e le aree coltivate con il percorso di scoperta e d’incontro compiuto dagli artisiti durante il loro cammino. Nel terzo formato – l’A2 – le valli e tutta la catena montuosa del Monviso si erge sulla metà del foglio a tre dimensioni e diventa così il contenitore delle impressioni, degli incontri, raccolti lungo i punti del percorso fino all’astrazione totale che si ha aprendo totalmente la mappa. Si tratta di un viaggio, di una raccolta, di una ricerca che si muove attraverso le dimensioni e le pieghe di un foglio di carta leggerissima.
Anno
2022